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Articoli

05
MAR
2012

Paciarela fritta e qualche informazione sui vari olii

Posted By : Benedetta Marchi
Comments : 23
Comincio a sentire il canevale?
Sarà che l’altra volta ve l’ho proposta in versione nude?
Sarà che ne avevamo tutti voglia a casa della versione fritta e un pezzettino per uno non può fare così male! 😉
teglia da forno WALD
In più ho pensato di approfittare di questo post pe raccontarvi qualcosa sugli olii e sui loro impieghi più opportuni.
Ovviamente un post è poco spazio per dire tutto quindi cercherò di sintetizzare le info meno comuni con un occhio attento alla praticità.
Magari tutte voi sapete già tutto quello che vi racconterò, o magari no,  quindi io ve lo racconto lo stesso e se avete altre informazioni, raccontatele voi a me!
Perchè come dico sempre la conoscenza (anche se ancora piccolina per quel che mi riguarda) va condivisa altrimenti si perderà per sempre… (altrimenti perchè avere un blog no? 😉 )
La ricetta della paciarela la trovate qui, mentre per farla in versione fritta….

Per friggerla, tagliatela a pezzetti di 1 cm per 5 di lunghezza e quando l’olio evo sarà ben caldo immergetele per 1 minuto, poi giratele dall’altro lato e “asciugate” su carta assorbente, levando più olio possibile.
Mi raccomando state attente durante la frittura in quanto essendo umida la paciarela, tenderà a schizzare, quindi munitevi dell’apposito para-schizzi.
teglia da forno WALD
————————————— *—————————————-

*gli Olii – modi d’uso:


L’olio d’oliva: è forse l’olio per eccellenza sulle nostre tavole e solo per lui servirebbe non un post ma un blog intero! ^_^
In breve (brevissimo) esisteno tantissimi tipi di oli, ognuno unico per la sua personalità, dolci e delicati, aromatici, fruttati, densi e penetranti. 
Gli olii più delicati (provenienza nord Italia, ma anche provincia di Latina), sono adatti alle verdure lessate, ai pesci al vapore e alle salse.


Gli olii più saporiti invece (provenienza Grosseto, Trapani ecc..) sono indicati più per condire legumi, zuppe e verdure crude dal sapore forte (es. carciofi e finocchi).

Per la cottura sono solitamente consigliati gli olii più delicati, ma per particolari abbinamenti aromatici si possono utilizzare anche olii dal sapore più marcato (es. un olio saporito come quello barese si abbina bene a piatti di pesce).


Non solo la varietà del frutto ma anche il periodo di raccolta delle olive ne influenza le caratteristiche: il miglior momento è quello della “maturazione tecnica”, passato tale periodo si passa a una “maturazione fisiologica” che porta a un olio più dolce, più acido e povero organoletticamente.
Anche il colore dipende dai fattori sopracitati.
Caratteristica che suddivide gli olii d’oliva in categorie ben precise è l’acidità:
– Olio Extravergine d’Oliva: massimo acidità 0,8g per 100g;
– Olio Vergine d’Oliva: massimo acidità 2g per 100g;
– Olio d’Oliva: massimo acidità 1g per 100g; (processo chimico)
– Olio di sansa d’Oliva: massimo acidità 1g per 100g; (tagliato con olio di sansa)

Il metodo di raccolta migliore è quello a mano, più costoso e impegnativo perchè i sistemi di macchinazione potrebbero danneggiare le olive che per un buon prodotto, vanno sempre raccolte ancora attaccate alla pianta (e mai quelle da terra!).


Vediamo qualche olio “famoso”:
_ Olio di Brisighella DOP: fruttato con sentori vegetali che ricordano il prezzemolo e il pomodoro è perfetto per preparazioni a base di pesce e per le fritture.


_ Olio Venedto DOP: si differenzia rispetto alle aree di produzione, ma in generale possiamo dire che sono olii di media intensità, leggermente fruttati; da abbianre a pesce e verdure.


_ Olio del Garda DOP: Bresciano, Trentino, Orientale. Sono olii delicati, leggermente fruttati; ottimi su verdure cotte e piatti di pesce.


_ Olio Tergeste DOP: lievemente piccante, ottimo a crudo su insalate e pesci bolliti oppure in cottura per verdure e primi piatti a base di riso.


_ Olio Colline di Romagna: non troppo strutturato, ideale per piatti di media struttura come il pesce e le carni bianche, al forno o alla griglia


_ Olio d’Oliva Extravergine di Arnasca: il sapore ricorda un pò il pinolo, perfetto per piatti di pesce e formaggi freschi


_ Olio Terre di Siena: dal profumo erbaceo, al gusto risulta fruttato con note amarognole e piccanti. Ottimo a crudo sulla bruschetta o per i fritti


_ Olio di Lucca DOP: più delicati di altri olii toscani, per piatti di pesce, minestre di cereali e bruschette


_ Olio del Chianti Classico DOP: dal colore verde e dal sapore piccante (e qualche nota di carciofo) si sposa perfettamente con la bistecca alla fiorentina


_ Olio Apruntino Pescarese DOP: bassa acidità, perfetto per piatti di pesce come il brodetto alla pescarese


_ Olio Pretuziano delle colline Teramare DOP: dal gusto ricco che ricorda l’oliva matura, si abbina bene a piatti saporiti come zuppe, ragù e carni al forno


_ Olio del Molise DOP: molto diversi da zona a zona sono esaltati in piatti semplici come i tipici maccheroni con la mollica


_ Olio Umbria DOP: fruttato e lievemente piccante esalta i suoi aromi nel consumo a crudo
_ Olio Sabina DOP: olio di grande pregio, dal gusto vellutato e fruttato si sposa bene con piatti saporiti (come primi piatti con pancetta o frattaglie)


_ Olio Tuscia DOP: fruttato con nota piccante-amara, perfetto per piatti a base di legumi e carni alla cacciatora


_ Olio Colline Pontine DOP: profumo delicato, sapore lievemente piccante; ottimo con verdure a crudo, in cottura, perfetto con i carciofi


_ Olio di Canino DOP: gusto deciso e intense note aromatiche. Perfetto per condire la pasta fatta in casa


_ Olio Terra di Bari DOP: vi sono molte varietà dai più ai meno fruttati, fino a quelli amarognoli con un sentore di mandorla


_ Olio Collina di Brindisi DOP: molto dolce rispetto ad altri olii pugliesi, perfetto per i carpacci di pesce


_ Olio Alto Crotonese DOP: olio calabrese delicato, indicato per la saporita gastronomia locale


_ Olio di Bruzio DOP: dall’aroma fruttato, diverso da sona a zona, si abbina bene sulle verdure e per i primi a base di frutti di mare


_ Olio Dauno DOP: mediamente fruttato con una nota amaro-piccante, ottimo sia a crudo che in cottura per piatti come zuppe, carne e pesce alla brace


_ Olio del Cilento DOP: gusto tenue ma ricco di note aromatiche; perfetto per insalate di campo, legumi e grigliate di pesce


_ Olio Terra d’Otranto DOP: molto aromatico, è l’ideale per per primi piatti, verdure bollite e secondi di una certa consistenza


_ Olio Irpinia Colline dell’Ufita: dalle note amaro-piccanti, si presta per zuppe e pastasciutte


_ Olio Lametia DOP: versatile e dal gusto delicato; perfetto a crudo su piatti di pesce e insalate, oppure per la cottura o per la coservazione sott’olio


_ Olio Valle del Belice DOP: dai sentori erbacei di carciofo e pomodoro, valorizza il cous cous di pesce o il pesto alla trapanese


_ Olio Monte Etna DOP: lievemente piccante e amarognolo, ottimo per il pesto con i pistacchi di Bronte


_ Olio di Sardegna DOP: olii molto fini, con caratteristiche differenti in base alla zona di produzione. Indicati pe zuppe di pesce, fritture e carne d’agnello.


Olio evo quindi si presta per qualsiasi uso, dalla frittura, alla cottura, al condimento a crudo.
Potete inoltre utilizzare le varietà più delicate nelle preparazioni di dolci soffici in sostituzione all’olio di semi.


Gli altri olii: 
Ricordiamo innanzitutto che il monoseme garantisce sempre maggior qualità rispetto ai semi misti.

Se si parla di cottura, ogni olio ha il suo “punto di fumo” che non andrebbe mai superato in quanto sorpassato tale limite, diventa nocivo per l’organismo.
L’olio con il punto di fumo più elevato, e quindi più adatto a frittura, è l’olio evo (210°C), seguito da quello di arachidi (180°C) che può essere un buon compromesso dato il prezzo elevato dell’olio evo.

I meno adatti alla frittura, sono l’olio di soia e quello di mais; che invece presentano buoni requisiti nutrizionali se utilizzati a crudo.


Altri olii di pregio sono l’olio di noci e nocciole che mantengono l’aroma del frutto e si prestano a crudo per condire insalate o per la preparazioni di dolci.



L'autore
Uno spazio per condividere curiosità, sapere, conoscenze legate al cibo e all'alimentazione. Qui si parla di cucina naturale e tutto quello le concerne. Fashion Flavors si propone di trovare un modo più consapevole di alimentarsi su questo pianeta.

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23 Comments

  1. Federica 17 Febbraio 2012 at 10:16 Reply

    Se in versione nature era già stuzzicante adesso diventa sfiziosa e irresistibile ^_^ E’ vero che non amo molto friggere ma una tantum…se po’ fa! Un bacione, buon we

  2. Ribes e Cannella 17 Febbraio 2012 at 10:17 Reply

    Non amo friggere, ma ogni tanto ci vuole e il tuo piatto è golosissimo!
    Riguardo agli oli, sei stata bravissima, è bello saperne sempre di più!
    Ti stringo forte e ti auguro una bellissima giornata, carissima ^^

  3. Ritroviamoci in Cucina 17 Febbraio 2012 at 10:23 Reply

    Non avevo mai sentito parlare di questo piatto… sembra buonissimo!

  4. Greta 17 Febbraio 2012 at 10:26 Reply

    Anche io non friggo spesso, anzi a dire la verità quasi mai, ma ogni tanto uno strappo ci sta benissimo! Bellissimo questo vademecum sull’olio, veramente utile!

  5. Tery 17 Febbraio 2012 at 10:35 Reply

    Ohhh che bello che hai inserito l’olio del crotonese :-))) Ovviamente io uso sempre quello…acidità 0 e ci sono produttori pluri premiati, ormai sto esportando quest’olio anche tra i miei amici gourmet! 😛
    Bellissimo questo reportage!
    Per quanto riguarda la ricetta già mi era piaciuta in versione non fritta….così è proprio un attentato! me ne mangerei un pezzetto adesso!

  6. Letiziando 17 Febbraio 2012 at 11:05 Reply

    Non conoscevo la ricetta e le info dettagliate sull’olio sono un gran cosa. Davvero un bel post 😉

    Buona giornata

  7. Olivia 17 Febbraio 2012 at 11:16 Reply

    Non conosco il piatto…ma sembra buono!
    E mi piace molto questo elenco oleoso!
    Ora me lo studio un po’!

  8. Mary 17 Febbraio 2012 at 11:25 Reply

    Buongiorno mia cara…questo piatto sembra favoloso. Per quanto riguarda l’olio, sono una privilegiata, il mio arriva dall’uliveto biologico del mio papà ( ha un mega orto hobby ) e quindi ho la fortuna di avere sempre dell’olio favoloso !
    Un bacio e buona giornata

  9. Al Cuoco! 17 Febbraio 2012 at 11:51 Reply

    Apprezzo molto questa condivisione, anche perhcè la mia conoscenza è abbastanza limitata. 🙂

  10. Ely 17 Febbraio 2012 at 11:57 Reply

    Grazie cara Benedetta sarai giovane ma hai molto giudizio :-)))) Io tutte queste cose non le conoscevo mica sai???? e quindi mi servono eccome! Da noi il carnevale non è ancora cominciato perchè liturgicamente siamo Ambrosiani quindi settimana prossima mi rifarò 🙂 splendida questa tua ricetta, come sempre venire qui è affascinante, mi piacciono le foto, le ricette e la padrona di casa! Baci

  11. marifra79 17 Febbraio 2012 at 12:08 Reply

    Bello e molto utile l’elenco dei vari oli, me lo salvo! Non conosco la ricetta ma sa di buono e poi friggere di tanto in tanto fa pure bene:-) Un abbraccio

  12. La cucina di Esme 17 Febbraio 2012 at 12:24 Reply

    molto interessante questo post, grazie
    buon We

  13. Babs 17 Febbraio 2012 at 16:05 Reply

    grazie, grazie e ancora grazie!
    ciao benedetta 🙂

  14. Erika 17 Febbraio 2012 at 17:53 Reply

    Cavolo che bella questa descrizioncina sugli oli 🙂
    Ti ho lasciato un premio nel mio blog
    Un abbraccione
    Ery

    • Batù 17 Febbraio 2012 at 18:50 Reply

      anche 2….3..4… pezzettini per me, grazie 🙂

  15. sississima 17 Febbraio 2012 at 22:48 Reply

    grazie per le utilissime informazioni sugli olii e che delizia questa ricetta, un abbraccio SILVIA

  16. La cucina di Molly 18 Febbraio 2012 at 0:03 Reply

    Interessante le note sui vari tipi di olio!Questa ricetta non la conoscevo,mi piacerebbe provarla!Ciao

  17. accantoalcamino 18 Febbraio 2012 at 7:57 Reply

    Ciao Benedetta, hai ragione, sempre condividere le nostre conoscenze e mai dare scontato che siano le conoscenze di tutti.
    Di questa epoca di “internet” apprezzo proprio questo, riuscire ad arrivare velocemente alle informazioni, senza perdere tempo in biblioteche e quant’altro.
    Da quando ho il blog ho imparato un sacco di cose, ho amplificato la mia attenzione verso i prodotti, ho affinato la capacità di abbinare i vari ingredienti anche se il mio lui sarebbe più portato verso il menù monotematico/monotono tutti i giorni.
    Friggo sempre con il termometro ed ho notato che le fritture ne traggono grossi vantaggi, anche a livello di digestione.
    Purtroppo non riesco ad apprezzare il vino, non mi piace proprio e non riesco ad apprezzarlo, però per cucinare uso il vino di qualità, d’altronde vivendo in Friuli il buon vino non manca.
    Forse un commento troppo lungo ma avevo voglia di chiacchierare un pò con te, ciao 🙂

  18. Latte e fiele 18 Febbraio 2012 at 14:15 Reply

    Ciao Benedetta, sarà l’aria di carnevale ma stamattina mi sono svegliata con una irresistibile voglia di fritto… la tua idea è sfiziosissima ! baci

  19. 'Le ricette dell'Amore Vero' di Claudia Annie 18 Febbraio 2012 at 16:40 Reply

    sembra una vera delizia! complimenti 🙂 un bacio!

  20. Caro 18 Febbraio 2012 at 17:41 Reply

    devono essere ottimi! 😉 molto utili anche le notizie sull’olio! 🙂

  21. Gioppa 18 Febbraio 2012 at 18:34 Reply

    bel post ma hai dimenticato l’olio d’oliva delle colline salernitane…un olio perfetto per ogni uso e se te lo dico io che sono cresciuta tra le piante d’ulivo c’è da fidarsi 😉

  22. Chiara 21 Febbraio 2012 at 14:26 Reply

    wow, grazie a te ho imparato oli che non sapevo neppure esistessero.

    Grazie!!!

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