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Ingredienti

100 g di riso integrale a chicco tondo750g di brodo vegetale home made
70 g di funghi cinesi essicati (un mix di Shijtake* e Orecchio di Giuda**)
30 g di olio extravergine di oliva
30 g di prezzemolo
5 g di aglio

Preparazione

La sera prima mettere a bagno in acqua tiepida i funghi. Mettere il riso in una casseruola, aggiungere il brodo e portare dolcemente ad ebollizione. Cuocere per 45 minuti. Servendosi di un frullatore a colonna rendere cremoso il tutto. Se si vuole eliminare la fibra grossolana, passare il tutto a setaccio e/o passino (ad esempio per i bambini). Nel frattempo mettere in una padella l’olio evo, tagliare i funghi e versarli nella padella. Far soffriggere i funghi per 10-15 minuti a fuoco basso e con coperchio -se serve aggiungere un goccio del brodo di cottura. Versare quindi i funghi nella crema di riso, all’occorrenza insaporire e cuocere per altri 5 minuti nella padella di cottura dei funghi. A piacere prima di servire condire con prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato e tamari.

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*Lo shiitake (Lentinula edodes) è un fungo medicinale commestibile tanto noto in Oriente. E’ molto ricercato per i suoi effetti terapeutici, soprattutto sul sistema immunitario. Le proprietà dello shiitake non finiscono qui. Questo fungo “terapeutico” orientale:

  • è utile nell’abbassare il colesterolo e nel prevenire l’arterosclerosi;
  • esplica un’attività protettiva del fegato e promuove la formazione di anticorpi contro l’epatite B;
  • oltre a virus e batteri, combatte alcune infezioni fungine, come quelle provocate da Candida albicans;
  • ha effetto prebiotico, cioè promuove la formazione della flora batterica “buona” per l’intestino;
  • contrasta la carie, grazie all’azione germicida nei confronti di molte specie di streptococco che si annidano nella placca dentaria;
  • aiuta nelle situazioni di sovraffaticamento fisico e psichico.

**L’orecchio di Giuda è un fungo molto apprezzato e ricercato in alcuni paesi orientali (Cina, Filippine, Giappone), dove viene coltivato e commercializzato, in quanto ingrediente fondamentale della cucina asiatica. Tuttavia, l’auricularia  polytricha non è solo un fungo commestibile, ma possiede anche preziosi principi attivi da anni molto usati in Asia.

Le sue sostante biovitali, come potassio, calcio, ferro e zinco, lo rendono un fungo terapeutico estremamente interessante. Se però consumato troppo di frequente e in quantità eccessive può far insorgere la sindrome di Szechwan.